Il Progetto Educazione per giovani rifugiati (Libano) nasce con l’obiettivo di fornire un’educazione scolastica di base a ragazzi di famiglie di rifugiati siriani e iracheni, provenienti da situazioni di grande miseria e disagio, regolarmente assistite dall’Associazione Oui pour la Vie in Libano. Questi ragazzi non hanno accesso al sistema scolastico libanese e restano quindi esclusi da ogni forma di educazione e assistenza.
Beneficiari diretti: 10 tra ragazzi e ragazze di età compresa tra 8 e 14 anni
Attività: organizzazione di una scuola con un ciclo continuo di lezioni e attività volte al recupero e alla promozione delle capacità cognitive e di apprendimento dei ragazzi
Personale e mezzi necessari: 3 insegnanti di lingue, matematica e scienze, materiale didattico
Durata del progetto: 1 anno
Obiettivo della raccolta fondi: € 8.000 (1 anno di progetto per tutti i beneficiari del progetto)
Come il progetto ha cambiato la vita di Lara el Adel...
Bimba di 11 anni dallo spirito aperto, brillante, molto curiosa e dotata, con una particolare predisposizione nell’acquisire gli insegnamenti trasmessi.
Grazie al Progetto “Educazione per i Giovani Rifugiati”, ha avuto l’opportunità di istruirsi, imparando la lingua inglese sia scritta che orale e le basi fondamentali di matematica, superando i test con facilità. La sua insegnante di nome Cynthia rappresenta un punto di riferimento importante nello svolgere le attività didattiche e nell’agevolare lo sviluppo delle sue capacità. Lara, inoltre, è molto determinata e cerca, come può, di svolgere i compiti commettendo meno errori possibili.
Frequentando la scuola ha avuto lo spazio ed il tempo per incontrare altri ragazzi e ragazze, con i quali ha instaurato amicizie anche importanti, come quella con Bissam e Nour. In tale realtà è riuscita a praticare attività sportive dalle quali ha ottenuto grande giovamento.
La scuola che frequenta -ci racconta- le piace molto e la cosa che ha apprezzato maggiormente consiste nell’assenza di punizioni. Quando un alunno non si comporta in modo adeguato, viene accompagnato fuori dall'aula e con calma e serenità, gli viene spiegato come mai non sia corretto il suo atteggiamento. Ha un ottimo rapporto con le insegnanti e per questo -continua- ogni volta che si dirige verso la scuola, si sente felice. Nel cammino, è solita raccogliere le rose per le sue maestre e spesso, visto che ha imparato anche a disegnare, la stessa rosa viene accompagnata da un disegno realizzato da lei.
La sua grande curiosità la spinge a conoscere sempre di più, così da poter realizzare il suo sogno di diventare una pediatra. Questa sua passione è rafforzata anche dal grande affetto che prova nei confronti del suo fratellino, malato di un’asma molto grave.